L’allarme riferito dall’Oms e dall’UNICEF: “Ogni due minuti muore una donna in gravidanza o durante il parto”.
Secondo una stima dell’Oms ogni due minuti nel mondo una donna muore in gravidanza o durante il parto. È questo l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale per la Sanità, riferendo che nonostante i decessi fossero diminuiti significativamente tra gli anni 2000 e 2015, adesso hanno segnato una nuova risalita, specialmente in determinati Stati.
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In Paesi come gli Stati Uniti le cifre sono salite in maniera considerevole, arrivando addirittura ad essere invertite tra il 2016 e il 2020 rispetto a quelle precedenti. La situazione è grave secondo l’Oms: una donna muore ogni due minuti a causa di complicazioni che si verificano durante il parto oppure nel periodo di gravidanza.
Chiaramente i dati hanno segnato una discesa nel giro degli ultimi vent’anni, grazie alla specializzazione delle mansioni mediche ed alle nuove tecnologie. Nello specifico i suddetti dati hanno subito una discesa di un terzo. Nonostante ciò, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità ed altre agenzie delle Nazioni Unite i tassi di mortalità delle donne in gravidanza rimangono ancora alti.
Il problema dei Paesi sottosviluppati
Secondo i dati UNICEF e Oms, riportati sulla rivista medica internazionale “The Lancet”, “La mortalità materna è diminuita del 44% negli ultimi 25 anni, scendendo da circa 532.000 decessi annui (dato 1990) ai 303.000 stimati quest’anno. La mortalità materna è definita come il decesso di una donna durante la gravidanza, il travaglio o entro le prime 6 settimane dopo il parto. Il dato equivale a 216 decessi ogni 100.000 nati vivi, in calo rispetto alle 385 morti del 1990.”
Il report prosegue: “Secondo il rapporto – l’ultimo di una serie che ha esaminato i progressi compiuti nell’ambito degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) – nonostante i miglioramenti globali, solo 9 Stati hanno raggiunto l’Obiettivo 5, che prevedeva di ridurre il tasso di mortalità materna di almeno il 75% tra il 1990 e il 2015. Il 99% della mortalità materna globale si verifica nei Paesi in via di sviluppo, con l’Africa Subsahariana che da sola pesa per due terzi (66%) del fenomeno.”